Pastorello, Senza Titolo, 2011, Acrilico Su Tela, Cm 100×120

18.04 – 18.05.2014

Antonio Colombo inaugura per Little Circus, spazio interno alla galleria dedicato a progetti speciali, la mostra personale di Pastorello intitolata Come Pittura.
Le nuove opere, appositamente realizzate per la mostra, nascono dall’osservazione di due tradizioni pittoriche differenti, quella cinese e quella italiana del 1200/1300. La prima, leggera e priva di profondità prospettiche, caratterizzata dalla calligrafia, dall’essenzialità del gesto pittorico, con una predilezione nei confronti della natura e del paesaggio, la seconda più votata alla rappresentazione, alla costruzione del disegno e alla definizione del volume. Con una semplice invenzione l’artista ha cercato una sintesi fra le due maniere pittoriche utilizzando diverse tonalità di colore nello stesso pennello. Questo gli ha permesso di non rinunciare né al gesto pittorico immediato, calligrafico né al senso di profondità e alla definizione del volume.
Il contrasto tra volume e bidimensionalità che si incarna nelle sue tele, spesso in forme astratte proprio per sganciare l’atto pittorico da una lettura allusiva e simbolica, alimenta mondi sospesi, teoremi seducenti in cui si identificano in perfetta sovrapposizione bellezza fisica e perfezione mentale.
Attraverso un’estetica limpida e ricca la sua pittura indaga il creato e la rappresentazione, il paesaggio e chi lo abita, costruendo attraverso nuove opzioni combinatorie visioni sempre stranianti e a volte surreali.

Scrive l’artista a proposito della mostra:
“La pittura è un’immagine senza corpo, piatta e statica. E’ evoluta perché è antica.
E’ seducente ma, sempre giovane e ingenua, si lascia sedurre.
Una bambina che cresce, promette quello che sarà o che potrà essere, sogna, tradisce. Vuole.
E’ una vecchia che conosce tutti i trucchi dell’inganno. Profondità e volume.
E’ potente.
Il pittore è uno strumento.
Inconsapevole produce immagini e la pittura lo domina. Irretito dalla magia crea segni che non significano, che sono solamente ciò che sono: colore. Non dice, guarda e fa vedere.
Si meraviglia.
Non si sa come, su una tela bianca appare un altro luogo, un’altra natura; con regole e leggi tutte sue, tutte da trasgredire.
Chi guarda è complice perché sa che è solamente colore ma, come per i sogni, dà un senso, crea e si lascia trarre in inganno.
Vede la forza che piega la forma e ne accetta la menzogna.
La pittura è l’immagine che vuole esistere, in una nuova forma, ancora, ancora e ancora.
La pittura è pittura.”

Giovanni Manunta, in arte Pastorello, è nato a Sassari (1967), vive e lavora tra Sassari e Roma.
Tra le principali mostre personali segnaliamo: nel 2011 Giovanni Manunta Pastorello, Galleria Marconi, Cupra Marittima (AP); nel 2009 Salve Maria, Man, Nuoro; nel 2007 Trilogia Volume II, Galleria delle Battaglie, Brescia. Tra le numerose mostre collettive in cui sono state esposte le sue opere ricordiamo le più recenti: nel 2012 Something Else!!!!, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Come una Bestia Feroce, BonelliLab, Canneto sull’Oglio (Mn), nel 2010 Petite Verite, Galleria Il Castello, Trento.

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