Sergia Avveduti, Pardon, 2000, Acrylic On Canvas, 142×189 Cm

5.10 – 17.11.2000

SERGIA AVVEDUTI – ARSENALE

a cura di Roberto Daolio

Dal 5 ottobre al 18 novembre, presso la galleria di Antonio Colombo, si terrà la prima personale milanese di Sergia Avveduti, a cura di Roberto Daolio. Saranno esposti in mostra alcuni dipinti, immagini elaborate in digitale ed un plastico.
Nei dipinti di piccole e grandi dimensioni le linee guida, che compongono i dettagli di edifici e costruzioni (storicamente definibili), si posiziona-no nel vuoto della tela. Il plastico si pone in un precario equilibrio tra astrazione e atto generati-vo del disegno. Le immagini elaborate in digitale propongono invece una rivisitazione di dipinti antichi: in seguito ad un’azione di intervento e di modifica sull’opera originale, sono mostrati in primo piano impalcature e lavori di consolida-mento architettonico.
In questa nuova serie di lavori di Sergia Avveduti la riflessione sul disegno e sull’architettura diventano il leit motiv di una ricerca di carattere costruttivo sull’idea di una congiunzione-conflagrazione temporale. La riflessione sul disegno si estende a sostituire e a modificare immagini e stili differenti; il pieno e il vuoto dialogano tra loro sul piano inclinato di una possibile ricostruzione “immateriale”. Mentre la dimensione oggettuale e volumetrica si trasferisce a coniugare nuovi e differenti rapporti. Le soluzioni tecnologiche adottate convergono a definire un dialogo costante tra l’assenza e la presenza di una volontà motivata dalle relazioni con la storia e con il grado zero di una infinita possibilità di variazioni. Disegnare, cancella-re, costruire e decostruire, abitare e coltivare la distanza, diventano sinonimi di una dimensione progettua-le calata nell’ordine del possibile. Come eterotopie estese a ricatalogare le forme di una conoscenza acquisita, le sue tele e i suoi “oggetti” tridimensionali riflettono il dialogo, apparentemente interrotto, tra natura e artificio, tra eversione e invenzione di segni ed immagini al di là della soglia.

Sergia Avveduti (Lugo – Ravenna – 1965) ha partecipato quest’anno a mostre collettive come “Trends” alla Salara di Bologna, a cura di Silvia Grandi e Guido Molinari, e “Soap Opera” presso la galleria En Plein Air-Arte Contemporanea di Pinerolo (To) a cura di Luca Beatrice e Alessandra Galletta, e negli anni precedenti presso le gallerie Neon e Marabini di Bologna, da Care Of a Cusano Milanino, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna e al Trevi Flash Art Museum . L’ultima sua personale si è tenuta alla Galleria Neon di Bologna nel 1999.
In Ottobre parteciperà come ospite alla trasmissione televisiva della RAI, L’ombelico del mondo, curata da Nanni Balestrini, Paolo Fabbri, Sergio Spina e Lello Voce, e il lavoro appositamente realizzato in diretta per questa trasmissione verrà esposto in una collettiva che si terrà a partire dal 28 Settembre a Roma negli spazi dell’Ex Macello.

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