Jacopo Ginanneschi, La Tempesta, 2021, Tempera All’uovo E Olio Su Tavola, 70×112 Cm

25 settembre – 8 novembre 2025

Opening: giovedì 25 settembre ore 18.00

Jacopo Ginanneschi
L’ultimo segreto

a cura di Ivan Quaroni

 

Antonio Colombo Arte Contemporanea è lieta di presentare L’ultimo segreto, prima mostra personale di Jacopo Ginanneschi nella galleria milanese, curata da Ivan Quaroni. L’esposizione raccoglie una selezione di opere recenti, in gran parte inedite, che delineano un percorso pittorico solido e visionario, tra il lirismo del paesaggio e l’energia sacrale della figura.

Il titolo, tratto dalla poesia I limoni di Eugenio Montale, evoca la possibilità di uno svelamento, di una verità nascosta che affiora soltanto nel silenzio e nella contemplazione: proprio ciò che accade nei dipinti di Ginanneschi, dove l’osservazione del reale si intreccia con la proiezione dell’interiore, e il paesaggio diventa una soglia tra visibile e invisibile.

Dipingendo su tavola o su tela con la tecnica delle velature, Ginanneschi restituisce alla pittura figurativa un valore conoscitivo e meditativo. I suoi dipinti – da Elia nel deserto (2023) a La predica di San Giovanni Battista (2025) e I monti scuri (2023) – sono costruiti attraverso un attento lavoro di osservazione e sintesi. Ginanneschi realizza una serie di disegni preliminari, eseguiti en plein air, dai quali seleziona i soggetti dei propri dipinti. Le opere che ne risultano non riproducono la realtà in modo mimetico, ma la traducono in visioni caratterizzate da atmosfere sospese.

L’artista si muove tra ascendenze medievali e rinascimentali e suggestioni novecentesche, traendo ispirazione tanto dai Primitivi toscani del Trecento e del Quattrocento, quanto dagli artisti della Metafisica e dal Realismo Magico. Nei suoi paesaggi, ogni dettaglio naturalistico si carica di significati simbolici e le figure umane assumono spesso l’aspetto di presenze arcaiche, immerse in una dimensione sacra, ma inquieta, che rimanda alla sacralità della pittura antica.

Le visioni urbane e gli interni domestici rivelano, invece, l’interesse dell’artista per la costruzione di atmosfere stranianti, rese attraverso la tensione generata dal contrasto tra la precisione ottica delle immagini e l’adozione di una prospettiva multipla, volutamente incongrua.

La pittura di Ginanneschi invita lo spettatore a una percezione lenta, a un esercizio di osservazione della forma e del silenzio delle immagini. Il titolo, L’ultimo segreto, è in un certo senso una chiave di accesso all’universo pittorico dell’artista, un verso che riassume il senso di una ricerca che, attraverso la rappresentazione del paesaggio e della figura, tenta di cogliere il momento in cui le cose rivelano il loro significato più profondo e l’invisibile vibrazione che le attraversa.

 

 

JACOPO GINANNESCHI è nato nel 1987 a Castel del Piano (Grosseto). Attualmente vive e lavora a Milano.Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze dal 2006 al 2011, dove ha sviluppato una tecnica e uno stile che mescolano elementi classici con interpretazioni moderne. Ha lavorato come assistente del pittore Nicola de Maria presso il Centro Pecci di Prato. Ginanneschi ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero. Tra le sue esposizioni più rilevanti vi sono la partecipazione a East meets West presso la Central Academy of Fine Arts di Pechino nel 2019, Per Leonardo: l’arte è libera all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze nello stesso anno, e Artisti fra le pagine di Erba d’Arno a Fucecchio nel 2016. Nel corso della sua carriera, ha anche realizzato murales per importanti mostre, collaborando con artisti di fama come Chiara Fumai, Shabalala Self, ed Erik Bulatov presso il Museo di Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Questi lavori hanno ulteriormente consolidato la sua reputazione come artista versatile e innovativo. Oltre alle sue attività espositive, Ginanneschi è stato nominato Accademico Ordinario presso l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze nel 2019, dopo essere stato nominato Accademico Corrispondente nel 2017, riconoscimento che testimonia il suo contributo significativo al mondo dell’arte. Le sue opere sono caratterizzate da una profonda esplorazione della natura e della figura umana, spesso mescolando realtà e finzione per creare paesaggi e scene evocative. Ha pubblicato vari cataloghi, tra cui “Visioni di natura” curato da Antonio Natali e Adriano Bimbi nel 2023, che raccolgono e documentano le sue opere più importanti.

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