MARCO CINGOLANI

MARCO CINGOLANI nasce a Como nel 1961.

Si trasferisce a Milano giovanissimo, negli anni in cui si stava formalizzando a Milano una nuova sensibilità artistica le cui radici non affondavano più nella storia dell’arte e nella citazione ma praticava la manipolazione critica della realtà e delle sua comunicazione attraverso i mass media. Il lavoro di Marco Cingolani, sin dagli esordi, ha sempre cercato di annullare il potere normativo delle immagini mediatiche, sottoponendole alla cura radicale dell’artista. Dopo aver partecipato a numerose mostre collettive tra cui Una scena emergente (1991, Museo Pecci, Prato) e Due o tre cose che so di loro (1998, PAC, Milano), gli vengono dedicate importanti mostre antologiche presso prestigiose istituzioni pubbliche quali Palazzo Strozzi a Firenze e Promotrice delle Belle Arti di Torino.

Partecipa nel 2006 alla rassegna collettiva Senza famiglia, nel Palazzo della Promotrice delle Belle Arti di Torino. Collabora con la galleria Antonio Colombo arte Contemporanea dal 2000. Giacinto di Pietrantonio lo invita nel 2010 al PAC, Padiglione d’arte contemporanea a Milano, per la mostra collettiva Ibrido, a fianco di Jan Fabre, Gilbert&George, Charles Avery, Damien Hirst, Piotr Uklanski, Patrick Tuttofuoco e altri grandi della scena internazionale. Il 2012 è l’anno de Il Belpaese dell’arte, alla Gamec di Bergamo, sempre curata da di Pietrantonio e di Maria Cristina Rodeschini, in compagnia di Elmgreen&Dragset, Sislej Xhafa, Alighiero Boetti, Maurizio Cattelan, Alterazioni Video, e molti altri volti noti dell’arte. Nel 2015 Cingolani partecipa alla mostra collettiva La famosa invasione degli artisti a Milano, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano, Italia; nel 2017, L’arte e la croce, Palazzo Ducale, Massa, Italia; nel 2019, Revolution, 1989-2019 – L’arte del mondo nuovo 30 anni dopo, Castel Sismondo, Rimini, Italia; nel 2020 Pittori fantastici nella valle del Po, PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea, Ferrara, Italia.

Tra le sue numerose mostre personali ricordiamo, nel 2018 Lupercalia aujourd’hui, Museo d’Arte Contemporanea Renato Guttuso, Bagheria, Italia; in 2011 A perdita d’occhio, Broletto, Pinacoteca Civica, Como, Italia; nel 2007 Finalmente a casa, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano, Italia; nel 2002, Bang Bang, Palazzo Strozzi, Firenze, Italia e I miei poeti, i miei colori, Galleria Borghese, Roma, Italia; nel 2000 Ho un appuntamento, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano, Italia; nel 1998 Pittori innamorati, Raab Gallery, Berlino, Germania; nel 1995 Terra e cielo da sempre uniti e Il golfo e l’amore, Galleria Mazzoli, Modena, Italia; nel 1992 Documentario, Galleria In Arco, Torino, Italia.

Cerca