Senza Titolo 1

Inaugurazione giovedì 30 Maggio
Dal 31.05 al 13.07.2019

 

Antonio Colombo è lieta di presentare la mostra collettiva “Specie di spazi”, che indaga il tema della casa e degli interni domestici come teatro del quotidiano e delle sue normalità.

Il titolo della mostra prende spunto dal celebre scritto di George Perec del 1974 in cui l’autore descrive il concetto di spazio. All’interno di questa riflessione, «lo spazio che accoglie gli oggetti diviene protagonista in quanto unico garante dell’ordine del mondo, unica restrizione posta dall’autore al dispiegamento incontrollato del caos», perché, in Perec, l’interrogazione dell’infra-ordinario non si limita all’osservazione e alla descrizione degli oggetti nello spazio, ma è anche una rassegna dei gesti, delle abitudini e dei rituali che contraddistinguono l’individuo nello spazio.

In mostra si confrontano quindi più punti di vista, sguardi trasversali e diverse interpretazioni su un tema che sembra così ordinario, ma che alla fine è più complesso di quanto si possa immaginare. Sono chiamati a raccolta una decina di artisti che hanno lavorato su questo tema in tempi vicini o più lontani: Arduino Cantafora, Marco Cingolani, Nathalie Du Pasquier, Massimo Giacon, Lusesita, Dario Maglionico, Alessandro Mendini, Fulvia Mendini, Erika Nordqvist, Giuliano Sale.

Come scrive Perec, lo spazio ha bisogno di limiti, di confini, e solo in questo modo sarà possibile individuarlo e riconoscerlo, ed ecco che quindi il tema dell’interno e degli interni, nelle opere in mostra, è inteso sia come spazio fisico raccolto, confinato, destinato all’intimità delle forme e delle relazioni, sia come luogo della riflessione e dell’osservazione, che in taluni casi si concentra su singoli oggetti in altri sulle atmosfere sospese, ma anche come spazio mentale indefinito con un dentro e un fuori, o un prima e un dopo, che sembrano categorie intercambiabili, con rimandi a sogni e ricordi, memorie e stratificazioni spazio temporali.

In mostra ci saranno opere su tela, disegni anche di grande formato e sculture.

 

Arduino Cantafora, nato a Milano nel 1945. Vive e lavora a Losanna, Svizzera.
Architetto, professore di architettura alla Scuola Politecnica Federale di Losanna e all’Accademia di Architettura di Mendrisio è uno tra i pochi italiani a essere stati invitati come “Visiting Professor” alla Yale University.
La carriera di Cantafora ha pochi paragoni per l’eccellenza dei risultati conseguiti. Un elenco solo parziale comprende mostre personali alla Triennale di Milano, nel 1973 e nuovamente nelle edizioni del 1980 e 1984. Nel 1980 partecipa alla Biennale di Venezia, sia nella sezione Architettura che in quella di Arti Visive, nel 1982 all’Alcazar di Siviglia, nel 1984 alla Martin Gropius Bau di Berlino, nel 1990 a Palazzo Reale di Milano e nel 1994 al Centro Pompidou di Parigi.
Il riconoscimento internazionale della qualità del suo lavoro è anche ben testimoniato dalla recente acquisizione da parte del Museo Nazionale d’Arte Moderna (MNAM) del Centre Pompidou di Parigi di una sessantina di opere per la collezione permanente.

Marco Cingolani (Como, 1961). Vive e lavora a Milano.

La pittura di Marco Cingolani esplora il tema dell’umanità in differenti contesti, quali la storia, la cronaca e la religione, con la volontà di testimoniare le trasformazioni sociali e culturali in atto. La sua è una pittura di fatti, di memoria e di partecipazione, in cui gli scenari rappresentati assumono una dimensione simbolica, che si carica negli ultimi anni di una ricerca più schiettamente coloristica, dove figure e forme riconoscibili lasciano il campo a un linguaggio di matrice astratta. Scomparsa l’immagine e il suo substrato narrativo, infatti, le stratificazioni e sovrapposizioni cromatiche prendono il sopravvento.

Oltre alle numerose mostre collettive, a Marco Cingolani sono state dedicate mostre personali al Museo Pecci di Prato, al Museo Nazionale di Villa Guinigi (Lucca), a Palazzo Strozzi a Firenze, a S.M.A.K. di Fent e infine a Milano, al PAC.

Nathalie Du Pasquier è nata a Bordeaux, in Francia, nel 1957. Dal 1979 vive e lavora a Milano.
Fino al 1986 ha lavorato come designer, specializzandosi nella superficie decorata. E’ stata membro fondatore del gruppo Memphis per il quale ha progettato molti tessuti, tappeti, mobili e oggetti .
Quando il gruppo si sciolse, nel 1987, la pittura diventa la sua attività principale, salvo qualche eccezione nel campo della ceramica e del tessile.
Oltre alle mostre di design, alle quali ha partecipato con e senza Memphis, espone regolarmente la sua pittura.
Espone in gallerie internazionalmente note sia in Italia che all’estero, e in prestigiosi musei. Tra le mostre più recenti ricordiamo quelle alla Kunsthalle di Vienna, alla Kunsthalle Lissabon di Lisbona, all’Insitute of Contemporary Art di Philadelphia, al Camden Arts Centre di Londra, all’International Centre of Graphic Arts di Ljubljana.

Massimo Giacon si divide dal 1980 tra le sue diverse attività di fumettista, illustratore, designer, artista e musicista. Protagonista sin dai primi anni ottanta come fumettista del fenomeno di rinnovamento del fumetto italiano scaturito da riviste come Frigidaire, Alter, Dolce Vita, Cyborg e Nova Express. Inizia a collaborare nel 1985 con la Sottsass Associati. Prosegue la sua attività nel design collaborando con Matteo Thun, Atelier Mendini, Sieger Design e realizzando progetti per Memphis, Alessi, Philips, Zero Disegno, Swatch e Artemide. Nel 1990 inizia un’attività artistica che lo ha portato a tenere numerose mostre in Italia, Svizzera, Stati Uniti, Grecia, Portogallo e Giappone.

Lusesita (Laura Lasheras) è nata in Calahorra (Spagna) nel 1979. Dal 2004 vive e lavora a Barcellona.
Ha studiato Arte all’università di Logroño, successivamente si è specializzata in ceramica alla scuola di Arte e Mestieri di Zaragoza. Le opere di Lusesita prendono forma grazie a una grande abilità manuale, ma senza mai abbandonare il suo approccio giocoso e casuale, che le permette di cimentarsi non solo con la materia primaria delle sue opere, la ceramica, ma anche di mescolarla ad altri materiali, come ad esempio i tessuti.

Dario Maglionico è nato a Napoli nel 1986. Si è laureato in Ingegneria Biomedica al Politecnico di Milano e dal 2014 vive e lavora a Milano, dedicandosi esclusivamente alla pittura.
La casa è il luogo in cui si articolano le visioni pittoriche di Dario Maglionico che, attraverso la moltiplicazione prospettica dei punti di vista e la parziale replica di figure e oggetti, documenta l’origine sinestetica dei processi percettivi e di quelli attinenti la formazione dei ricordi. E’ recentemente stato selezionato tra i finalisti del Premio Fondazione VAF e le sue opere sono stata esposte al Mart di Rovereto.

Alessandro Mendini, è nato nel 1931 a Milano. Laureatosi architetto, è stato fatto membro onorario della Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme. Gli è stato attribuito il Compasso d’oro per il design (1979 – 1981 – 2014), è “Chevalier des Arts et des Lettres” in Francia, ha ricevuto l’onorificenza dell’Architectural League di New York e la Laurea Honoris Causa al Politecnico di Milano e all’École Normale Supérieure de Cachan in Francia. E’ stato professore onorario alla Accademic Council of Guangzhou Academy of fine Arts in Cina. Nel 2015 gli è stato conferito l’European Prize for Architecture 2014 a Chicago, la Laurea Honoris Causa dall’Accademia di Belle Arti di Wroclaw in Polonia e dall’Università KMU- Kookmin University di Seoul in Corea, ed è divenuto Mestre de Design al FAD di Barcellona in Spagna. Ha diretto in successione le riviste “Casabella” (1970-1976), “Modo” (1977-1981) e “Domus”(1980- 1985; 2010- 2011). E’ stato tra i fondatori della Global Tools e di Domus Academy.
Suoi lavori si trovano in vari musei e collezioni private.

Fulvia Mendini nasce a Milano nel 1966 dove vive e lavora.
Dopo gli studi di illustrazione e grafica all ‘Istituto Europeo di Design, ha lavorato nell’Atelier Mendini, collaborando con varie aziende. In seguito inizia una ricerca pittorica e decorativa personale, approfondendo in particolare il mondo della natura e del ritratto. Artista versatile, Mendini ha collaborato con artigiani e aziende, realizzando ceramiche, sculture, tappeti, murales, gioielli e borse. La sua pittura, ricca di citazioni colte, è il risultato di una raffinata combinazione di stili artistici e grafici.

Erika Nordqvist, nata (1975) e cresciuta nel nord della Svezia ha intrapreso gli studi artistici in Inghilterra, prima all’Arts Institute di Bournemouth, poi alla Slade School of Art di Londra.
Il processo creativo che distingue i suoi lavori è sempre visibile, in ogni sua fase, sul foglio bianco: lo stato iniziale di incertezza, contraddistinto da cancellature evidenti, lascia ben presto il posto a segni sempre più sicuri, come se l’artista fosse in grado di acquistare coscienza del mondo solamente disegnandolo.

Giuliano Sale è nato a Cagliari nel 1977. Vive e lavora a Milano.
E’ un pittore pieno di dubbi, che investiga la dimensione psicologica del ritratto, mettendo in risalto il disorientamento e l’incertezza morale dei suoi soggetti attraverso una frammentazione delle loro fattezze fisionomiche. Lontano dalle mode, rigoroso ma allo stesso tempo irriverente e caustico, Sale esplora le ambiguità del nostro tempo con un linguaggio fluido e magmatico in cui gli elementi caotici della grammatica post-cubista acquisiscono una tensione drammatica mai vista prima.

Arduino Cantafora, Atto Unico I, 2016, olio su tavola, 50×35 cm

Arduino Cantafora, Atto Unico I, 2016, olio su tavola, 50×35 cm

Arduino Cantafora, Atto Unico III, 2016, olio su tavola, 50×35 cm

Arduino Cantafora, Atto Unico III, 2016, olio su tavola, 50×35 cm

Arduino Cantafora, Interno II, 2016, olio su tavola, cm 50×30

Arduino Cantafora, Interno II, 2016, olio su tavola, cm 50×30

Arduino Cantafora, Interno III, 2016, olio su tavola, 50×35 cm

Arduino Cantafora, Interno III, 2016, olio su tavola, 50×35 cm

Dario Maglionico, Reificazione #52, olio su tela, 147×101 cm

Dario Maglionico, Reificazione #52, olio su tela, 147×101 cm

Dario Maglionico, Reificazione #53, 2019, oil on canvas, 160 x 105 cm

Dario Maglionico, Reificazione #53, 2019, oil on canvas, 160 x 105 cm

Dario Maglionico, Reificazione-#55, olio su tela, 70×95 cm

Dario Maglionico, Reificazione-#55, olio su tela, 70×95 cm

Erika Nordqvist, I am leaving now and I’m feeling great, 2018, pastelli e matita su carta , 194×343, 5 cm

Erika Nordqvist, I am leaving now and I’m feeling great, 2018, pastelli e matita su carta , 194×343, 5 cm

Fulvia Mendini, Baby Alien, 2009, scultura in ceramica policroma produzione, prova d’autore in tre esemplari, (h) 50 cm

Fulvia Mendini, Baby Alien, 2009, scultura in ceramica policroma produzione, prova d’autore in tre esemplari, (h) 50 cm

Fulvia Mendini, Gunta, 2018, acrilico su carta, 56×38 cm

Fulvia Mendini, Gunta, 2018, acrilico su carta, 56×38 cm

Giuliano Sale, Senza Titolo, 2019, acrilico su tela., 35×30 cm

Giuliano Sale, Senza Titolo, 2019, acrilico su tela., 35×30 cm

Giuliano Sale, Senza Titolo, 2019, olio e acrilico su tela, 60×120 cm

Giuliano Sale, Senza Titolo, 2019, olio e acrilico su tela, 60×120 cm

Nathalie Du Pasquier, 2000, tavolino con pera di gomma, olio su tela, 180×180 cm

Nathalie Du Pasquier, 2000, tavolino con pera di gomma, olio su tela, 180×180 cm

Nathalie Du Pasquier, Piatto con forbice, tazza, sasso, pigna e campanello, 1999, 130×130 cm

Nathalie Du Pasquier, Piatto con forbice, tazza, sasso, pigna e campanello, 1999, 130×130 cm

Alessandro Mendini, Stanze, 1994, serie di sei piatti in ceramica. edizione limitata

Alessandro Mendini, Stanze, 1994, serie di sei piatti in ceramica. edizione limitata

Alessandro Mendini, Stanze,1994, serie di sei piatti in ceramica, edizione limitata

Alessandro Mendini, Stanze,1994, serie di sei piatti in ceramica, edizione limitata

Alessandro Mendini, Oriented, 1999, serigrafia su carta, 69×45 cm

Alessandro Mendini, Oriented, 1999, serigrafia su carta, 69×45 cm

Marco Cingolani, Ebbrezza di noe, 1999, olio su tela,  42×70 cm

Marco Cingolani, Ebbrezza di noe, 1999, olio su tela, 42×70 cm

Lusesita, Untitled, 2019, vaso in ceramica, h 30x33x35 cm

Lusesita, Untitled, 2019, vaso in ceramica, h 30x33x35 cm

Lusesita, Untitled, 2019, vaso in ceramica, (h) 26x32x32 cm

Lusesita, Untitled, 2019, vaso in ceramica, (h) 26x32x32 cm

Marco Cingolani, Ho in mente te, 2014, olio su tela, 80×100 cm

Marco Cingolani, Ho in mente te, 2014, olio su tela, 80×100 cm

Massimo Giacon e Marcello Jori, copertina per Calendario dell’Avvento Alessi, 2018, inchiostro e acrilici su carta, 35×50 cm

Massimo Giacon e Marcello Jori, copertina per Calendario dell’Avvento Alessi, 2018, inchiostro e acrilici su carta, 35×50 cm

Massimo Giacon, Cave Canem, Attenti al cane, 2019,-piastrelle dipinte a mano, 15×15 cm l’una

Massimo Giacon, Cave Canem, Attenti al cane, 2019,-piastrelle dipinte a mano, 15×15 cm l’una

Massimo Giacon, Teiera Hole, 1993, prototipo teiera in ceramica dipinta a mano, h 25 cm

Massimo Giacon, Teiera Hole, 1993, prototipo teiera in ceramica dipinta a mano, h 25 cm

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